Eccovi un'intervista rilasciata dopo mesi di estenuanti trattative a Officina Project, qualunque cosa sia. Altra novità è che il TgNG andrà in onda su Music Box (Canale 717 di Sky) Giovedì 19 marzo alle 11.15. alle 17.15, alle 00.45 e alle 01.45 Due blogger, sete di verità, nuda e cruda. Attraverso lo strumento della satira, e forse anche di un po’ di arte della furbizia linguistica, due perfetti sconosciuti si stanno conquistando gli onori della cronaca Web. Cosa c’è di nuovo ni blog italiani? Che tipo dicomunicazione veicolano? Assuefatti ai contenuti della tv generalista e alle solite chiacchiere, molti utenti migrano verso ilweb in cerca di novità. E’ questa la nuova frontiera del citizen journalism? Forse sì. Conosciamoli meglio. Daniela: Ciao. Chi siete, quanti siete, da dove venite. D: Kazinger suona familiare. Citazione di un cartone giapponese o sberleffo alle alte sfere della cristianità? D: Vi sentite di affermare che siete nel solco della satira oppure siete in una zona che siete i primi a battere? D: Il politicamente scorretto funziona di più in rete allora. D: A proposito, perché le vostre cose girano su internet, sui blog, nelle Community? è una scelta suppongo. D: Avete avuto casi di censura da parte di siti che ospitavano le vostre cose? D: A parte tutto, cosa c’è di salvabile nei mass media tradizionali per chi come voi si rivolge ad un pubblico definitivamente smaliziato? D: Molti comici o intellettuali che fanno anche satira sono emigrati nella rete proprio per i limiti imposti dai media tradizionali. Voi siete partiti dalla rete: intendente amministrarvi al mainstream, prima o poi, o pensate di diventare famosi ed esportare i vostri codici altrove? D: Quali sono i vostri modelli? D: Per fare quello che fate che tipo di competenze avete? Avete seguito dei corsi? È proprio fondamentale conoscere gli strumenti del mestiere per pubblicare contenuti in rete, oppure va bene anche l’artigianale per cavalcare il passaparola, i meccanismi delviral, il buzz? D: Per far girare i vostri lavori fate parte di diverse Community. Insomma la condivisione è la chiave per il futuro dell’innovazione anche linguistica in rete? D: Che pensate dei giovani di oggi? D: Ci fate la playlist delle cose migliori della rete secondo voi? D: Simpaticissimi. Avete lo spazio di due righe per dire quello che volete su internet e libertà. Avanti. D: Grazie. Intendo grazie comunque…
Giorgio: Mi chiamo Giorgio Magri, sono il giornalista in studio ed uno degli autori, vengo da Paperopoli e di lavoro faccio il tecnico luci, ho pensato di fare il tgng ed ho chiamato il povero Di Giorgio perché per commentare le notizie italiane le mie cazzate non bastavano.. ci voleva qualcuno che le sparasse grosse grosse…
Silvio: Silvio Di Giorgio, scrivo le notizie e dall’ultimo tg mi occupo anche del montaggio (in senso tecnico, non sessuale visto che lo conosco da poco). Sono di Benevento ed essere cresciuto nel feudo di Mastella mi portava a due possibili conclusioni: la droga o la satira. Ho scelto la via più dolorosa.
D: Che vuol dire TgNG ?
G: “Telegiornale noi Giorgi”
G: E’ prima di tutto un soprannome che mi accompagna da tempo immemore, in secondo luogo uno sberleffo alle alte sfere della cristianità.
G: Siamo i primi a battere in questa zona? Speriamo che non arrivino ordinanze strane…
S: Satira e nulla più. Poi ci basta sapere che non abbiamo nulla a che fare con il Saturday Night Live di Italia1.
G: Si credo che Lippi sia un ottimo allenatore…
S: Funziona in rete perchè è permesso solo in rete. Ma solo perchè non sono ancora riusciti ad imbrigliarla. Questione di tempo. Ma dopo troveremo un altro sistema: Pasquino non muore mai…
G: Mah, non credo esistano televisioni pronte a mandare in onda tgng… tu che dici?
S: E’ una scelta obbligata ed un punto di partenza. Io miro a scrivere i testi per Radio Maria.
G: Per ora no.
S: Solo autocensura. Kazinger è un vero animale quando scrive: a volte devo bruciargli le sigarette sotto i piedi per convincerlo ad andarci più soft con le battute. Una volta voleva accostare Berlusconi alla mafia…Con tutti i sacrifici che ho dovuto fare per entrare in Cosa Nostra!
G: Niente.
S: I bravi giornalisti ci sono ma hanno la stessa visibilità dei titoli di coda di un film porno.
D: E cosa c’è di sicuramente marcio o di poco chiaro nei meccanismi che si attivano in rete? Non sarà mica davvero il paese di Bengodi in cui si può dire tutto?
G: Per ora lo si può fare se coperti dall’anonimato, e noi non lo siamo, inoltre soppesiamo attentamente le nostre battutacce, soprattutto quelle sporche, certo non è tutto oro ciò che luccica… però l’aria che si respira in rete e decisamente meno oppressa… la televisione è una pagliacciata, sembra di vedere i cinegiornali luce del ventennio… ridicolo…
S: Della rete non mi piace chi si nasconde dietro un nick. Anche io uso un nick quando rimorchio le suore in calore su Facebook, ma quando parlo di politica, soprattutto quando lo faccio negativamente, cioè sempre, mi firmo con nome e cognome. A volte il mio.
G: Uhm… ti ripeto, la natura stessa del tgng ci preclude a priori la “grande distribuzione”, se qualcuno sarà disposto a farlo… boh… peggio per lui…
S: Internet la considero una palestra dove provare i testi, mi riferisco anche al mio blog, dove sto raggranellando un sorprendente numero di “adepti”. Ho scritto un libro satirico ma vista la situazione generale italiana ho più probabilità di essere pubblicato se scrivessi il seguito del Mein Kampf. Ho intenzione di provare anche su altri canali: qualcosa già si è messo in moto ma non ne parlo per scaramanzia.
D: Il vostro linguaggio è parodistico, nel senso che utilizza i codici tradizionali per produrre effetti destabilizzanti. Quali sono secondo voi le nuove frontiere linguistiche della satira? Non è stato già detto tutto in tutti i modi possibili.
G: Sicuramente il” format” tgng non è niente di nuovo… ( Luttazzi,Rocco Tanica etc.) lavorando sull’attualità comunque si ha una miniera inesauribile, magari son già stati utilizzati tutti i linguaggi ma nessuno può ridere di cose che non sono ancora successe…
S: Le parole hanno milioni di combinazioni possibili; il tg è un format inflazionato, ma se il contenuto è originale lo spettatore si dimentica del contenitore e si concentra sul contenuto.
G: I grandi buffoni dissacranti in genere Dario Fo, Paolo Rossi, Sabina Guzzanti, Emilio Fede… io inoltre sono cresciuto a pane ed Elio e questo sicuramente ha influito…
S: Groucho Marx e Woody Allen innaffiati da una spruzzatina di Daniele Luttazzi.
G: Il mio lavoro non ha nulla a che vedere con tgng e non ho frequentato nessun corso né scuola particolare, per il viral ed il buzz io non ho studiato il francese non ti posso aiutare..
S: Se non esistessero i forum di internet a quest’ora starei ancora cercando di capire come si accende il tostapane.
G: Sì devo dire che lo sharing è importante per noi della new generation che cerchiamo un slot nella community del web che ci dia visibilità nel week end al brunch col welcome drink…
S: Stai cercando di rimorchiarmi?
D: Secondo voi quel è il vostro tg più riuscito? Ce lo raccontate?
G: Sarebbe come se mi chiedessi qual è il figlio che preferisci… tecnicamente la terza puntata è sicuramente la più efficace, per i testi è un evoluzione continua, non ho un preferito
S: Ad ogni tg introduciamo una qualche miglioria quindi direi che il più riuscito è sempre l’ultimo. Considera poi che lo scriviamo sentendoci al tel o via mail…
G: Sono incolpevolissimi ignoranti…
S: I giovani d’oggi sono la classe dirigente e politica che veglierà domani sulla mia vecchiaia. Quando ci penso mi conforta sapere di avere una pistola nel comodino.
G: Questi sono i siti che guardo più spesso:
1-sabinaguzzanti.it
2-italiadallestero.info (traduzioni di articoli stranieri)
3-voglioscendere.it
4-istruzioni generiche per la costruzione di ordigni esplosivi
5-giovani donne in abiti succinti e/o senza abito alcuno.
6-il blog di Silvio Di Giorgio
S: Oltre al sito dove ti spogli in webcam?
G: I pazzi non siamo noi, in un mondo normale si vedrebbero i veri giornalisti in televisione e quelli di studio aperto che scrivono sul muro con la bomboletta, ridiamoci sopra, se ci scoraggiamo è finita; SARA’ UNA RISATA CHE LI SEPPELIRA’!
S: Io non c’entro niente con questa storia! L’anno scorso Kazinger ha rapito mia nonna e da allora sono costretto a scrivere questa porcheria di Tg. Aiutatemi!
G: Grazie? E de che? sò 180 euri…”
S: Grazie a te, è stato un onore: le tue domande denotano una spiccata intelligenza e cultura. (Ora che ho ripetuto tutto quello che volevi tu me lo dai o no l’antidoto?). Grazie dell’attenzione che ci stai concedendo, un abbraccio Silvio p.s. Ti amo